Fondazione Pastificio Cerere




Non mi troverai

due appuntamenti mancati con Gian Maria Tosatti
fotografie di Anton Giulio Onofri
16 dicembre 2022 - 31 gennaio 2023

PER: Fondazione Pastificio Cerere
COSA: Social Media Management


La Fondazione Pastificio Cerere  presenta Non mi troverai, un racconto fotografico di Anton Giulio Onofri, accompagnato da un intervento di Gian Maria Tosatti, a cura di Saverio Verini.
La mostra presenta un racconto in 24 immagini della serie fotografica Casa di Gian Maria a Napoli (2020), accompagnata dalla corrispondenza epistolare tra Onofri e Tosatti.
Onofri, per due volte passato da Napoli senza mai incontrare l’amico, impegnato in Ucraina per il progetto Il mio cuore è vuoto come uno specchio, ha potuto immergersi nel mondo di Tosatti, indagandone l’estrema intimità della sua casa, con una Napoli vivida e sempre presente sullo sfondo.
Le fotografie hanno innescato un dialogo intimo e personale tra i due amici che si è sviluppato tramite un breve scambio epistolare, da cui sono emersi i molteplici riferimenti letterari, artistici e cinematografici ad ampio raggio condivisi da entrambi: una convergenza di interessi che è anche, e soprattutto, un incontro tra due sensibilità.    


"Caro Anton Giulio, non mi troverai. A casa. Ancora. Questo nostro gioco di cercarsi è un gioco molto serio. Quest'assenza, in realtà è l'unica cosa presentabile di me. Ma non solo di me".

︎ Estratto dallo scambio epistolare tra Anton Giulio Onofri e Gian Maria Tosatti
Post Instagram Fondazione Pastificio Cerere, 12 gennaio 2023


ARTISTA
Anton Giulio Onofri

CURATORE
Saverio Verini



FOTO
Carlo Romano
CANALI SOCIAL
Facebook
Instagram



OFFICIAL WEB SITE  ︎






Sara Basta, La prima madre


PER: Fondazione Pastificio Cerere
COSA: Social Media Management
28 gennaio - 26 marzo 2022


La Fondazione Pastificio Cerere presenta la personale di Sara Basta La prima madre, a cura di Cecilia Canziani e Costanza Meli.
Sara Basta lavora sulle relazioni, indagando le tematiche dell’educazione e della co-creazione, del linguaggio e della memoria, in un passaggio continuo tra personale e collettivo. Attraverso la condivisione di esperienze legate a un “fare” comune, mette in discussione gerarchie e ruoli. La relazione tra madre e lingua è centrale nella mostra, così come quella con la casa, uno spazio in cui i legami prendono forma mostrandosi nella loro complessità.


Le maschere che compongono la serie “Antenate” realizzate da Sara Basta hanno diversi caratteri e specificità, tanto che una volta indossate, suggeriscono posture e gesti capaci di restituire una dimensione mnestica incarnata.
Durante la performance, Antenate#1 reitera la sua particolare azione, abitando un’immagine e rendendo vivo il personaggio per un tempo.


Post Instagram, 9 febbraio 2022


ARTISTA
Sara Basta

CURATRICI
Cecilia Canziani
Costanza Meli

PROGETTO GRAFICO
Giampiero Quaini


FOTO
Carlo Romano
Elettra Ferrari
CANALI SOCIAL
Facebook
Instagram








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