Sunil Gupta,
We Were
Here: Sexuality, Photography, and Cultural Difference
PER: Matèria Gallery, Rome
COSA: PR
Sunil Gupta torna da Materìa, dopo la sua prima personale presso la galleria nell’ottobre 2021, per la presentazione del libro We Were Here: Sexuality, Photography, and Cultural Difference, edito da Aperture (2022).
Il libro, che raccoglie una selezione di scritti e indagini critici dell’artista, offre una visione del suo lavoro nel contesto del movimento organizzativo queer e post-coloniale che ha segnato la sua carriera, sin dagli anni ’70, tra India, Canada e Regno Unito.
Nei suoi pezzi sull'omosessualità nelle città indiane, la crisi dell'AIDS, il Black Arts Movement o figure chiave come Joy Gregory e Robert Mapplethorpe, Gupta mette in primo piano il potere dell'attivismo culturale nei contesti politicamente tesi di Londra e Delhi, e illumina le connessioni essenziali tra migrazione queer e scoperta di sé.
Insieme a Gupta partecipano alla conversazione Charan Singh (India, 1978) il cui lavoro fotografico si caratterizza per un’attenzione privilegiata sull'HIV/AIDS e attivismo comunitario, e Lina Pallotta (San Salvatore Telesino, 1955), la cui fotografia si concentra sulla vita quotidiana in situazioni di marginalità, sulle questioni femminili e sull'identità di genere.
ARTISTA
Sunil Gupta
OSPITI
Charan Singh
Lina Pallotta
Sunil Gupta
OSPITI
Charan Singh
Lina Pallotta
Marta Mancini, Buds
PER: Matèria Gallery, Rome
COSA: Ufficio Stampa / PR
Buds è la seconda personale dell’artista romana Marta Mancini, ospitata presso gli spazi di Matèria.
La mostra, a cura di Cecilia Canziani e accompagnata da un testo di Alessandro Serra, presenta una serie inedita di dipinti che sono realizzati con l’idea di germinazione e di crescita
ARTISTA
Marta Mancini
CURATRICE
Cecilia Canziani
Marta Mancini
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Othello De’Souza-Hartley & Silvia Rosi, Intimations
PER: Matèria Gallery, Rome
COSA: Ufficio Stampa / PR
Intimations è la prima doppia personale a Roma di Othello De’Souza-Hartley e Silvia Rosi, a cura di Alessandra Migani, ospitata nella galleria da luglio a settembre 2022.
La mostra nasce dall’idea di indagare il lavoro dei due artisti rispetto a un progetto originariamente commissionato da Autograph ABP di Londra nel 2020 per rispondere agli effetti della pandemia. Othello De’Souza-Hartley e Silvia Rosi sono accomunati dall’utilizzo magistrale dell’autoritratto fotografico, dall’indagine introspettiva e dalla performance, presi in una dimensione di sospensione forzata, evocano, con il loro lavoro, un forte senso di intimità, solitudine, isolamento e incertezza.
ARTISTI/E
Othello De’Souza-Hartley
Silvia Rosi
CURATRICE
Alessandra Migani
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Giulia Marchi, Una pietra sopra
PER: Matèria Gallery, Rome
COSA: Ufficio Stampa / PR
Nella sua seconda personale nella galleria romana (febbraio - maggio), Una pietra sopra, l’artista Giulia Marchi riflette sulla ricerca e sugli elementi chiave che hanno caratterizzato la sua pratica. Concepita come un archivio personale del suo lavoro, le sue misure e la sua scala vengono invertite e messe in discussione fino a diventare monumentali.
Attraverso un processo di revisione, Marchi mira a consolidare i suoi principi sia in termini metodologici che filosofici, evidenziando un evidente cambiamento nell'approccio adottato nel trattare i materiali fondamentali per la sua ricerca.
"Vedere il linguaggio rappresenta quindi
un caso per eccellenza di sinestesia, ma anche una condizione
allucinatoria"
︎ Andrea Cortellessa, testo critico alla mostra
ARTISTI
Giulia Marchi
TESTO CRITICO
Andrea Cortellessa
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TESTO CRITICO
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