Matèria 


Marta Mancini, La molla

Ottobre 2018 - Novembre 2018
PER: Matèria Gallery, Rome
COSA: Ufficio Stampa / PR
La mostra, a cura di Pericle Guaglianone, presenta 5 grandi dipinti di Marta Mancini realizzati tra il 2017 e il 2018, in cui si condensano gli esiti della ricerca recente dell’artista romana. Le opere in mostra, ad alto contenuto metalinguistico, interrogano l’atto pittorico e il suo essere nello spazio a partire dalla semplice presenza della pennellata.



“Due esperienze distinte che permettono una duplice lettura del lavoro di Marta Mancini, pittrice instancabile e orientata sempre di più ad indagare la tela come spazio pittorico da esplorare con lo sguardo e con il corpo misurando la distanza e da osservare come si fa con un vetrino visto dalla lente di un microscopio”.

︎ Giuliana Benassi, exibart, novemebre 2018

“I dipinti immersivi di Marta Mancini (1981), grandi come un letto a una piazza e mezza, presentano un’ambiguità raffinata.”.

︎Giorgia Basili, Artribune, novembre 2018



ARTISTI
Marta Mancini
Some PRESS 
exibart
Artribune
La Repubblica
Hidalgo Arte
CURATORI
Pericle Guaglianone

FOTO
Roberto Apa






Dialogue #1 
Giugno - Luglio 2018


PER: Matèria Gallery, Rome
COSA: Ufficio Stampa / PR

In occasione della biennale nomade Manifesta 12, Matèria presenta “Dialogue #1”, mostra che porta nel capoluogo siciliano una selezione del lavoro degli artisti rappresentati: Fabio Barile, Giulia Marchi, Mario Cresci, Xiaoyi Chen, Giuseppe De Mattia, Marta Mancini e Stefano Canto.
tps://www.palermotoday.it/eventi/mostra-dialogue-1-frontiera-studio.ht




ARTISTI
Fabio Barile
Giulia Marchi
Mario Cresci
Xiaoyi Chen
Giuseppe De Mattia
Marta Mancini
Stefano Canto

Some PRESS
Artribune
exibart
balarm.it
Palermo today




Stefano Canto, Sotto l’influenza del fiume. Sedimento
Marzo 2018 - Maggio 2019


PER: Matèria Gallery, Rome
COSA: Ufficio Stampa / PR
Stefano Canto nella sua seconda personale in galleria prosegue la sua ricerca sull’archeologia di Roma, intesa come città “liquida”. Lo spazio di Matèria diventa deposito, luogo in cui si assiste al farsi dell’opera e opera stessa, attivando un processo fortemente accelerato di costruzione di sedimenti della città “liquida”, fossili emblematici del nostro tempo.


“La galleria, abbandonando per un istante il suo ruolo di contenitore deputato alla contemplazione, torna con coraggio a farsi laboratorio, luogo in grado di accogliere e nutrire una pratica di ricerca artistica a prescindere dalle sue più immediate implicazioni di mercato”.

︎ Vasco Forconi, ATP diary, maggio 2018


ARTISTI
Stefano Canto
Some PRESS
exibart
Artribune
ATP diary
The walkman 

FOTO
Roberto Apa




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